AVVERTENZE
Questo farmaco non cura gli attacchi di angina e non e' indicato qualetrattamento iniziale dell'angina instabile o dell'infarto del miocardio. Non deve essere impiegato nella fase pre-ospedaliera ne' durante iprimi giorni di ricovero. In caso di attacco di angina, la malattia anginosa deve essere rivalutata ed il trattamento riconsiderato. Il prodotto non e' indicato per la terapia a lungo termine, ne' in eta' pediatrica. Trimetazidina puo' provocare o peggiorare i sintomi parkinsoniani (tremore, acinesia, ipertonia) che devono essere regolarmente monitorati, in particolare nei pazienti anziani. In caso di dubbio, e' opportuno che i pazienti siano indirizzati ad un neurologo per le opportune indagini. La comparsa di disturbi motori quali sintomi parkinsoniani, sindrome delle gambe senza riposo, tremori, andatura instabile devecondurre alla definitiva sospensione di trimetazidina. Questi casi hanno una bassa incidenza e sono solitamente reversibili dopo l'interruzione del trattamento. La maggior parte dei pazienti e' guarita entro 4mesi dalla sospensione di trimetazidina. Se i sintomi parkinsoniani persistono per oltre 4 mesi dalla sospensione del trattamento, occorreconsultare un neurologo. Possono verificarsi cadute in relazione all'andatura instabile o all'ipotensione, in particolare in pazienti sottoposti a terapia antipertensiva. Particolare cautela deve essere adottata nel prescrivere trimetazidina a pazienti nei quali si prevede un aumento dell'esposizione: insufficienza renale moderata, pazienti di eta'superiore a 75 anni. Questo medicinale contiene giallo tramonto FCF lacca di alluminio (E110) e pigmento di alluminio rosso cocciniglia ponceau 4R (E124), che possono causare reazioni allergiche.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci cardiovascolari antianginosi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Morbo di Parkinson, sintomi parkinsoniani, tremore, sindrome dellegambe senza riposo e altri disturbi del movimento correlati. Insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min). Gravidanza e allattamento.
DENOMINAZIONE
VASTAREL 20 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Amido di mais, glicerolo, ipromellosa, pigmento di alluminio rosso cocciniglia ponceau 4R (E124), giallo tramonto FCF lacca di alluminio (E110), mannitolo, titanio diossido, macrogol 6000, povidone, magnesio stearato, talco.
EFFETTI INDESIDERATI
Durante il trattamento sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati, classificati secondo la frequenza indicata di seguito: Molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, mal di testa; non nota: sintomi parkinsoniani (tremore, acinesia, ipertonia), andatura instabile, sindrome delle gambe senza riposo, altri disturbi del movimento correlati, solitamente reversibili dopo l'interruzione del trattamento; non nota: disturbi del sonno (insonnia, sonnolenza). Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: vertigine. Patologie cardiache. Raro:palpitazioni, extrasistole, tachicardia. Patologie vascolari. Raro: ipotensione arteriosa, ipotensione ortostatica che puo' essere associataa malessere, capogiro o cadute, in particolare in pazienti sottopostia terapia antipertensiva, vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea e vomito; non nota: stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito, orticaria; non nota: pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), angioedema. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, porpora tombocitopenica. Patologie epatobiliari. Non nota: epatite. Nell'esperienza post-marketing sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: senso di oppressione toracica, pancreatite. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non esistono dati relativi all'uso della trimetazidina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi direttio indiretti di tossicita' riproduttiva. Sulla base di quanto sopra l'utilizzo durante la gravidanza deve essere evitato. Non e' noto se la trimetazidina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per neonati/lattanti non puo' essere escluso. Non deve essere utilizzato durante l'allattamento. Studi di tossicita' riproduttiva nonhanno mostrato effetti sulla fertilita' nei ratti maschi e femmine.
INDICAZIONI
Trimetazidina e' indicata negli adulti come terapia aggiuntiva per iltrattamento sintomatico dei pazienti con angina pectoris stabile non adeguatamente controllati o intolleranti alle terapie antianginose di prima linea.
INTERAZIONI
Non sono state identificate interazioni con altri farmaci.
POSOLOGIA
La dose e' una compressa da 20 mg tre volte al giorno durante i pasti.Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale moderata, la posologia raccomandata e' 1 compressa da 20 mg due volte al giorno, ovvero una al mattino e una alla sera durante i pasti.I pazienti anziani possono presentare un aumento dell'esposizione allatrimetazidina a causa della riduzione della funzionalita' renale connessa all'eta'. Nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina [30-60] ml/min), la dose raccomandata e' 1 compressa da 20 mg due volte al giorno, una al mattino e una alla sera durante i pasti. La titolazione della dose nei pazienti anziani deve essereeffettuata con cautela. La sicurezza e l'efficacia di trimetazidina nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: le compresse devonoessere assunte durante i pasti.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa rivestita con film contiene 20 mg ditrimetazidina dicloridrato.